Concorso magistratura tutto in digitale: è la prima volta dal 1925

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Primo concorso in magistratura in digitale. È l’articolo 6 del Regio Decreto del 15 ottobre 1925, n. 1860 che, per anni, ha stabilito le modalità di svolgimento del concorso per l’accesso alla magistratura ordinaria. Almeno fino ad oggi si è svolta così, esclusivamente tramite modalità cartacee, la procedura che ha accompagnato e introdotto alla carriera di decine di migliaia di magistrati. La novità con il bando pubblicato dal Ministero della Giustizia per il Concorso per esami a 12 posti di magistrato ordinario riservato interamente al gruppo di lingua tedesca per gli uffici giudiziari della Provincia di Bolzano indetto con D.M. 9 maggio 2023, con cui è stata letteralmente fatta la storia anche grazie al contributo di Concorsi Smart che, per le giornate dell’11, 12 e 13 luglio, assisterà i lavori della Commissione giudicatrice e dei funzionari del Ministero della giustizia.

Si tratta di una prima importante conquista nel panorama dell’amministrazione digitale giudiziaria, soprattutto in tema di procedure selettive pubbliche, una sorta di concorso pilota.

Prima volta nella storia per il concorso in magistratura

Nell’ambito dei concorsi pubblici, soprattutto per i più recenti, è sempre più frequente assistere alla modalità telematica per lo svolgimento delle prove. Tuttavia, una simile prospettiva sarebbe stata impensabile per un concorso come quello che viene bandito per la magistratura ordinaria in cui le prove risultano essere differenti per tipologia (temi invece di quiz) , numero di prove (tre invece di una) e per tempo di esecuzione (8 ore in luogo dei comuni 60 minuti).

Le attività di Concorsi Smart hanno consentito lo svolgimento della prima prova, cui seguiranno le due seguenti, in totale sicurezza e anonimato.

L’innovazione digitale nello svolgimento della procedura si è resa necessaria “per adeguarci a quelle che sono le nuove tecnologie e applicarle anche agli strumenti che si utilizzano normalmente anche negli uffici giudiziari per la redazione delle sentenze e dei provvedimenti se farete i pubblici ministeri [rivolto ai candidati, ndr] e, al contempo, per consentire alla Commissione di accelerare le procedure di correzione degli scritti superato quegli impedimenti che possono essere dettati dall’incomprensibilità o la difficile comprensibilità della grafia pregiudizievole, talvolta, per lo stesso candidato“.

Così la dott.ssa Carmela Squicciarini (Direttore generale della Direzione Generale Magistrati, Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi) ai candidati presenti alla Fiera di Roma oggi 11 luglio per la prima prova del concorso.

Istruzioni chiare e accessibili

Prima dello svolgimento della prova sono state rappresentate ai candidati le istruzioni utili all’avvio e al perfezionamento della procedura sia dagli addetti individuati da Concorsi Smart che dalla dott.ssa Vania Contrafatto (Direttore Ufficio I – Status giuridico ed economico, Direzione Generale Magistrati) che, peraltro, ha manifestato ai candidati – unitamente ai membri della Commissione – le forme di supporto e di disponibilità in caso di eventuali dubbi, problemi tecnici e domande in merito alla procedura concorsuale.

Oltre che essere dettate oralmente, le istruzioni sono state altresì proiettate anche su ledwall ben visibile da tutti i candidati presenti in aula.

Istruzioni specifiche anche le operazioni di consegna dell’elaborato e alla rinuncia del candidato alla procedura concorsuale.

Concorso in magistratura: i vantaggi della procedura digitale

Nell’ambito della nuova procedura si possono evidenziare alcune novità rilevanti, quali:

  • la possibilità di ridurre i tempi legati alla correzione degli elaborati che, non essendo più prodotti in modalità cartacea, agevoleranno i lavori della commissione anche nella fase di lettura e comprensione della scrittura e della grafia;
  • la digitalizzazione dell’intera procedura consente di avere ben chiare le modalità operative da seguire e, pertanto, anche l’accesso all’area concorsuale nonché l’insieme delle operazioni di check-in, check-out, consegna e ritiro, risulteranno agevolate;
  • si garantisce un maggior presidio alla sicurezza informatica;
  • i candidati riescono a simulare una postazione per l’ufficio avendo a disposizione un tablet e una tastiera fisica per l’input dei dati.